
Sin qui il canovaccio lineare di un racconto che i Coen riempiono invece di tracce inattese. Atmosfere che sfiorano il thriller ed insinuano il mistero, per poi tornare a giocare su toni grotteschi. La stanza di Fink diventa pian piano lo scenario spaventoso di un incubo assurdo.
Chi è in realtà l'apparentemente innocuo vicino di stanza?
"Tu non ascolti".
I fratelli Coen costruiscono un film sinuoso e frastornante, che piace ma che a dire il vero ogni tanto disturba, inquieta, logora.
La mole di significati sottintesi, le frasi non dette, i concetti infiltrati dietro ad innocui personaggi di contorno, rendono questo lavoro una summa di generi affascinante e tortuosa, un esperimento di cinema forse un pò troppo macchinoso nel suo invito continuo a non fermarsi all'immagine pura.
La critica al sistema cinematografico USA ed a chi del sistema è succube e profittatore è impietosa, ma non costituisce una chiave di lettura unica per un progetto che in realtà pare volersi spingere oltre, chiedendosi dove cominciano e dove possono andare a finire il cinema, un film, una storia.
Nel 1991 la giuria di Cannes presieduta da Roman Polanski premiò Joel Coen come miglior regista e John Turturro quale miglior attore: forse un pò troppo. Di certo Barton Fink è un film che si è ben conservato e che, anzi, a 20 anni di distanza ha forse acquistato un fascino, una protervia, che di quei premi mostrano la lungimiranza.
E poi, oltre ogni dubbio, vale comunque la pena stare a guardare un John Goodman meraviglioso, superiore a Turturro, cinema puro ed intenso.
Burton Fink - E' successo a Hollywood (Burton Fink)
Di Joel ed Ethan Coen. Con John Turturro, John Goodman, Michael Lerner, John Mahoney, Judy Davis, Steve Buscemi, Tony Shalhoub
Commedia drammatica, durata 115 minuti
USA - 1991