giovedì 17 febbraio 2011

Violent Cop (1989) - di Takeshi Kitano

Utilizzando i generi come modelli da modificare, da sovvertire, da trasformare sino al paradosso, Takeshi Kitano firma il suo esordio dietro la macchina da presa, datato 1989, con un poliziesco atipico, in il cui ruolo principale, interpretato dallo stesso Kitano, è affidato ad un poliziotto violentissimo, fuori dalle regole, pazzoide, una specie di Callaghan giapponese con movenze da eroe western.
Violent Cop è un film anomalo, provocatorio, che viola la regola fondamentale del poliziesco proponendo nei panni del protagonista un personaggio assurdo, le cui azioni paiono incomprensibili ed allucinanti, un uomo di cui non si comprendono i valori né il fine del suo agire.
Inseguimenti, suspense, sparatorie, duelli, ogni tassello è fuori dalla sua collocazione naturale, trasfigurato da una messa in scena che si accende e si spegne in modo intermittente, che utilizza con sapienza persino la lezione dei classici western, che sorprende per la facilità di tirar fuori il meglio da un’idea scarna e ripetitiva, (quella del poliziotto cattivo ma eroico), con un sguardo fissato su un’esistenza disturbante e brutale, dove  la morte e la vita non contano più niente, dove la luce e l’oscuro si confondono senza distinzione.

Violent Cop (Sono otoko, kyobo ni tsuki)
di Takeshi Kitano. Con Takeshi Kitano, Maiko Kuwakami, Makoto Ashikawa, Sei Hiraizumi
Durata 104 minuti
Giappone - 1989