giovedì 8 dicembre 2011

This Must Be the Place (2011) - di Paolo Sorrentino

Critiche incerte, divise, non pienamente convinte, per il primo film americano di Paolo Sorrentino, probabilmente il regista più talentuoso del nostro cinema, che con This must be the place trasferisce il suo modo unico di creare immagini in una storia che, come altre volte è accaduto nel corso della sua carriera, non è particolarmente “piena”, non riempie ogni casella nella mente dello spettatore, ma che piuttosto ci regala l'ennesimo personaggio incredibile di una galleria, quella di Sorrentino, evidentemente stravagante. 
Un cantante ormai fuori dal tempo, demodè nell'anima e nel corpo, trascina se stesso ed una valigia alla ricerca di un uomo, colui il quale avrebbe disonorato il padre ebreo in un campo di concentramento.
Eppure è un contorno, tutto questo. Sì, un espediente per un on the road fuori dagli schemi, dove alla magia pura di immagini la cui forza espressiva difficilmente può essere messa in discussione si mischia un andamento, una tensione fatta di lentezza, malinconia e curiosità, che pian piano ci porta dentro il film, ci convince ad andare dietro al suo protagonista, a seguirlo indipendentemente da dove stia andando. 
Quando finalmente quest'intreccio è compiuto, quando quasi ci si dimentica del perchè questo tipo bizzarro con i capelli dritti ed il rossetto stia vagando su strade d'America sempre più infinite, quando si scivola dentro l'intensità creativa fatta di sensazioni dipinte sullo schermo, di passaggi scanditi a piccoli tratti, siamo ormai dentro l'intimità di Cheyenne, ne abbiamo compreso la disperazione, la lucidità, il motivo volontario del suo grottesco, soprattutto abbiamo capito che forse, più di ogni altra cosa, era se stesso che andava cercando...

This Must Be the Place
di Paolo Sorrentino. Con Sean Penn, Frances McDormand, Eve Hewson, Harry Dean Stanton, Joyce Van Patten, Judd Hirsch, Kerry Condon, David Byrne, Olwen Fouere, Shea Whigham
Durata 118 minuti
Italia / Francia / Irlanda - 2011