sabato 30 aprile 2011

Habemus Papam (2011) - di Nanni Moretti

Per entrare subito in argomento: Habemus Papam è un film del quale non si comprende la necessità.
Scialbo, vuoto, verrebbe da dire dimezzato vista la costante sensazione che manchi qualcosa, che tutto resti superficiale, immobile, spento. Non è un film che divide, che piace in parte e poi si perde, no, è proprio un lavoro che non suscita nulla, niente di niente, se non l'evidenza della sua impotenza.
Viene da chiedersi come sia possibile che un autore come Moretti, al suo undicesimo lungometraggio cinematografico, proponga un film così distante da tutti gli elementi che hanno sempre caratterizzato la sua poetica, vale a dire quel sarcasmo, quell'ironia, quel gusto per l'invenzione, quella critica ai costumi ed alla società del nostro tempo, trascinati da accenti surreali.
Habemus Papam è la storia di un vescovo che, designato per il pontificato, si smarrisce, mettendo in dubbio la propria fede, la propria scelta religiosa, tutto il suo universo di certezze. Ebbene quest'idea, che in molti ritenevano potesse essere trasformata in un film straordinario dalla maestria di Nanni Moretti, rimane una vera e propria incompiuta, un'opera che lascia spiazzati per tutto ciò che avrebbe potuto essere, e che invece non è.
Il protagonista (Michel Piccoli) scappa via dalle sue responsabilità, in una Roma anonima, mentre a Città del Vaticano uno psicologo (Nanni Moretti) organizza tornei di pallavolo per far passare il tempo.
Spunti, tracce, segnali, ce ne sono diversi, mancano però l'affondo, la sostanza, la carica espressiva, tutto si risolve in una sorta di divertissement per fanatici morettiani, che infatti ridono quasi a comando, lì dove il regista romano si esibisce in un narcisistico ritorno cinematografico al mito di se stesso, in mezzo a trovate strampalate che a quanti riescono a mantenersi comunque, nonostante l'enorme rispetto per Moretti, equilibrati, mettono più che altro tristezza.
Habemus Papam è certamente il film più mediocre nella carriera di Nanni Moretti, non è facile scriverlo (e per questo i critici famosi, pur senza mostrare entusiasmo, non hanno affondato il colpo, d'altronde stroncare Moretti è impopolare, quasi vietato)ma purtroppo l'impressione è quella di un progetto senz'anima, peraltro pubblicizzato con logiche davvero poco "morettiane" (siti internet a sorpresa, mostre fotografiche, giochi cinematografici con film in regalo, interviste per i programmi più odiosi della supposta controcultura sinistrorsa, ovviamente confinata fra le compagne emittenze di Rai3).
Cosa fare dunque, adesso, per riconciliarsi con Moretti ed il suo cinema?
Guardarsi un vecchio Sogni d'oro, o Aprile, ma senza nostalgie canaglie, e ricordarsi che in fondo un film lo si può pure sbagliare.

p.s. incomprensibili le proteste della Chiesa cattolica, e dei cattolici, contro Habemus Papam, che è davvero un prodotto insignificante sotto qualsiasi punto di vista critico e che anzi, forse, per quel che riguarda il lato emozionale, alla Chiesa rende un gran bel servizio.

Habemus Papam
di Nanni Moretti. Con Michel Piccoli, Jerzy Stuhr, Renato Scarpa, Franco Graziosi, Camillo Milli, Roberto Nobile, Ulrich von Dobschütz, Gianluca Gobbi, Nanni Moretti, Margherita Buy
Durata 104 minuti
Italia / Francia  - 2011